Oggi ricorre il decimo anniversario della partenza per il Cielo di Rosaria Leopardi in Lanza, di Mamma Sarina, come la chiamavamo in molti.

Noi desideriamo ricordare i morti, i nostri morti, perché nella vita, un giorno, ci appartennero e se ne sono andati prima di noi; insieme con loro abbiamo percorso un tratto di strada, ci hanno accompagnati nel cammino, ci hanno aiutato a crescere, ci hanno trasmesso la fede.

Dio ci ha messo accanto un padre, una madre, dei fratelli, delle sorelle, una moglie, un marito, degli amici, dei conoscenti e tutti e in diversi modi ci sono stati dati per la vita e per la morte, per sempre.

«Le anime dei giusti… sono nelle mani di Dio, nessun tormento le toccherà. Agli occhi degli stolti parve che morissero; la loro fine fu ritenuta una sciagura, la loro partenza da noi una rovina, ma essi sono nella pace» (Sap. 3,1-3).

L’amore non muore, è eterno, perché Dio è Amore ed è il Dio dei vivi e dei morti.

Il Dio dei viventi ci conceda che il silenzio di quelli che sono già andati diventi la fortissima parola del loro amore per noi.

 

 

Tutte pronte per la GBA mensile che si terrà a Casa Madre il 19 marzo?

Qualcuno non sa ancora di che cosa si stia parlando?! Beh, si tratta di un intera giornata, aperta alle giovani fino a trent’anni, fatta di festa, giochi, gioia di stare insieme, momenti di riflessione e preghiera... tutto intonato sul tema del punto luce del mese.

Una domenica al mese, una sorta di ricarica, un appuntamento da non perdere per sperimentare la bellezza di mettersi in gioco, un’occasione da condividere con le proprie amiche, un’attività “alternativa” per riscoprire come nelle cose semplici, spesso, ci sia una gioia più vera!

Condividete la notizia!

(Sulla locandina trovate tutte le informazioni).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Continua a Palermo l’esperienza di collaborazione con la Cappellania universitaria, dopo gli adattamenti del periodo pandemico, la presenza e le attività organizzate dalle suore del Bell’Amore, nella cappellina di viale delle Scienze, sono tornate ad avere un ritmo regolare. Un martedì al mese, sr. Daniela, insieme alle giovani del Centro giovanile, affronta un tema insieme agli universitari, momenti semplici e intensi di scambio che hanno agevolato anche l’incontro tra giovani e studenti di facoltà (e in qualche caso Paesi) diversi, una opportunità quanto mai preziosa dopo le lunghe esperienze di distanziamento.

Ogni martedì dalle 13.30 alle 14.30 la cappellina dell’edificio 14 (architettura) è aperta per la preghiera o per coloro che desiderano un colloquio personale con sr. Daniela. Anche in altri giorni altre persone che collaborano con il cappellano assicurano l’accoglienza a tutti.

Qualcuno cerca un momento di riposo davanti a Gesù, qualcuno ha qualcosa da affidargli, alcuni passano per rivedersi dopo tempo o per trovare qualcuno a cui affidare finalmente le proprie domande, qualcuno crede e sa di essere testimone anche lì, fra i viali della cittadella, qualcuno non sa bene se crede o no ma ha un cuore che cerca la Bellezza e si lascia pro-vocare... La piccola cappellina dentro l’immensa cittadella è un punto luminoso, il nodo di luce di questa grande rete anche se non tutti ne conoscono l’esistenza. E tu ci sei mai stato? Se ti trovi in viale delle Scienze... basta andare all’edificio di architettura (prima di scendere le scale, dove c’è l’ascensore) e se conosci qualcuno che frequenta l’Università di Palermo perché non farglielo sapere?

 

100 anni fa nasceva Letteria Angela Rizzo, a molti nota come mamma Lilla. Era il 13 marzo 1923, la prima guerra mondiale era finita da cinque anni, è tempo di rinascita e anche nella famiglia Rizzo arriva un’altra bimba: «Ecco, dono del Signore sono i figli, è sua grazia il frutto del grembo» (Sal 126,3). La piccola Lilla cresce, ama studiare, presto però sperimenta la morte del papà e insieme alla mamma e a tutta la famiglia si dà da fare per portare avanti il panificio.

Lilla cresce, continua a sognare, giovanissima incontra Pasqualino, il giovane che l’avrebbe accompagnata per tutta la vita. La sua vocazione ad essere moglie e madre nel tempo si realizza, porta avanti la sua famiglia, accoglie il dono dei suoi due figli, conduce col marito il panificio, ormai diventato una piccola aziendina. Ha saputo accettare con gioia i piccoli sacrifici, ma la vita è stata con lei anche generosa. Un evento inatteso è la vocazione di Nunziella, la sua primogenita. Ancora una volta la realtà è diversa da come poteva essere sognata o immaginata e, superato il disorientamento iniziale, Lilla diventa “mamma Lilla”, giorno dopo giorno comprende che la famiglia ha una vocazione alta, una fecondità grande che non si limita ai soli propri figli, la casa si apre prima agli amici, poi ai compagni di cammino dei figli e nel caso di Nunziella alle consorelle, «nella vecchiaia daranno ancora frutti, saranno vegeti e rigogliosi …» (Sal 92,15).

Allora auguri mamma Lilla, aiuta dal Cielo tutte le mamme a cogliere nei propri figli la bellezza del Disegno di Dio, a lasciare che percorrano la loro strada, guardandoli e benedicendoli, aiuta ogni famiglia ad allargare lo spazio della propria tenda perché il cuore di madre e di padre, ogni giorno di più, somigli a quello di Dio, capace di accogliere tutti, sempre.

Quella bimba, 100 anni fa, come tutti i bimbi, ieri e oggi, custodiva nel cuore il seme di una vocazione che nel tempo è sbocciato. Che ognuno di noi possa fiorire nel giardino di Dio... ogni vita è vocazione!

 

 

Dopo la lunga pausa dovuta  alla pandemia, quest’anno, gli incontri di Punto luce sono ripartiti in presenza. L’appuntamento della II domenica del mese ha nuovamente visto vari gruppi di persone raccogliersi, nello stesso giorno, nelle nostre comunità e nelle case dei membri dell’Associazione dei Cenacoli del Bell’Amore.

Il punto luce è un testo di approfondimento di una Parola del Vangelo o di un aspetto della vita cristiana che sr. Nunziella mensilmente invia a tutti; questo tema ci accompagna durante il mese: ciascuno prova a metterlo in pratica nel suo contesto specifico secondo quanto lo Spirito Santo gli ispira. La condivisione delle esperienze è un momento importante, in cui ciascuno può donare un frammento di vita vissuta, edificando la comunità. L’unità del tema in città diverse, in Italia come in Germania, ci mette in rete; persone di luoghi diversi possono condividere lo stesso cammino.

L’incontro di punto luce è aperto a persone di tutte le età e stati di vita, questa diversità contribuisce spesso a far cogliere la ricchezza della vita della Chiesa, in cui ciascun membro incarna la sua vita cristiana nella distinzione e nella comunione con tutti.

Il ritorno in presenza, per molti veramente atteso, è stato accolto con grande gioia e ha coinvolto nuovi partecipanti. Anche a Casa Madre, il rientrare della pandemia e la disponibilità di una sala grande, ha agevolato la ripresa regolare dell’attività.

Il testo del punto luce è pubblicato sul sito ogni mese, tuttavia, il “cammino del punto luce” è sostanziato anche dalla comunione e dalla condivisione con altre persone, da qui l’importanza di incontrarsi di persona... camminare con Dio ci porta sempre a camminare con gli altri!

Sono passati 25 anni dal giorno in cui sr. Concetta Canfora concludeva il suo cammino terreno per andare incontro allo Sposo. Sr. Concetta era la più anziana delle suore, non aveva esitato, quasi ottantenne, ad aprirsi ad un cambiamento radicale, dopo aver servito e amato per tanti anni nell’Istituto religioso della Santa Famiglia di Bordeaux si è sentita chiamata a partire per essere tra le prime che iniziavano, nella Chiesa, una nuova esperienza di vita religiosa che avrebbe presto portato alla fondazione delle Suore del Bell’Amore. La prima volta che aveva incontrato sr. Nunziella, quest’ultima era giovanissima, desiderosa di donare a Dio la sua vita, sr. Concetta era già una suora da diversi anni, nel tempo, però, avrebbe scoperto che quella giovane le sarebbe stata donata come madre e che insieme avrebbero percorso un tratto di strada.

È l’8marzo del 1998, la fondazione del nuovo Istituto era avvenuta solo da qualche anno, sr. Concetta conclude la sua vita di amore e di servizio, fino alla fine; ancora, risoluta, non ha alcuna intenzione di tirarsi indietro nell’ora in cui lo Sposo le si avvicina. Le sue ultime parole continuano a incoraggiarci e a colmarci di gioia: “Non temete, vi porto tutti con me in Paradiso”. Oggi, a Casa madre, è stata celebrata l’Eucaristia in suo suffragio, preghiamo per lei e chiediamole ancora di accompagnarci nel nostro pellegrinaggio verso Dio-Amore.

Oggi, inizia, per noi, il tempo dedicato agli esercizi annuali, specialmente orientato alla comunione con Dio. In comunione con Maria, riscopriamo il silenzio affinché la Parola possa risuonare nell’oggi della nostra vita.

Certe di essere accompagnate dalla preghiera e dall’affetto di tutti, chiediamo insieme a Dio di essergli fedeli e di poter essere strumenti docili per la realizzazione dei suoi disegni d’amore.

Questi giorni culmineranno nella celebrazione eucaristica del 7 gennaio, in cui, come ogni anno, rinnoveremo devozionalmente i voti di obbedienza, castità e povertà.

 

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