La comunità di Zafferana Etnea (CT) racconta questo tempo di "quarantena"

Dal 5 Marzo del 2020, a Zafferana Etnea, si percorrono i primi passi verso la sospensione della vita da svolgere all’esterno delle case, pian piano, cessano prima le attività didattiche a scuola, poi gli assembramenti religiosi come il catechismo, Sante Messe, Via Crucis…, ed infine tutto ciò che prevede riunioni di più persone, tra le quali non si può assicurare la distanza minima di sicurezza di un metro.

Per evitare il contagio da Covid 19, un nuovo virus che può diventare mortale per sé e per gli altri, è prima consigliato, poi comandato di rimanere dentro casa, a partire dai più anziani e fragili dal punto di vista della salute.

Le notizie che intanto sopraggiungono dalla Cina, e subito dopo dal Nord-Italia, sono allarmanti e ci danno sempre più precisa consapevolezza che il momento è grave! Veniamo catapultate in uno scenario surreale di film di fantascienza. Tutto però è reale, tutto accade qui ed ora.

Continui si susseguono i decreti innovativi del Presidente del Consiglio del governo italiano, che parla a tutto il popolo e detta regole di restrizione che, come da lui stesso intitolate, vanno sotto il nome di #io resto a casa, seguito dal decreto cura Italia.

Sono mobilitati politici, medici, infermieri, operatori della protezione civile, soldati, carabinieri, giornalisti, sacerdoti… il Presidente della Repubblica Mattarella, Papa Francesco…tutti siamo chiamati, ognuno a proprio modo, a rispondere ai bisogni del momento con cuore aperto e a piene mani.

Paura e coraggio diventano i due volti umani della carità, si assiste da un lato, al permanere fermi perché invitati a stare in casa, dall’altro lato, al muoversi indefesso e prolungato di quelli che si trovano in prima linea nelle corsie degli ospedali o nelle strade a far rispettare le ordinanze.

E nello specifico le suore del Bell’amore a Zafferana?

La madre ci raggiunge da Palermo e ci esorta a rispondere in pienezza alla nostra vocazione, lasciar cadere quello che non è, per essere attente solo a custodire Gesù e Maria in comunità. Non sprecare niente di ciò che accade se non per rinsaldare i legami di comunione, specifica medicina che ci è stata data in dono dall’Alto da iniettare nel corpo del “mondo malato di oggi”.

Con un virus che sembra separare e chiudere i soli ancora di più nell’isolamento, suor Nunziella ci invita a spremerci le meningi per trovare, con tutti i mezzi a nostra disposizione, nuove vie di pura creatività per mantenere i ponti con la gente e battere sentieri di preghiera costante da far arrivare in Cielo e così strappare la grazia di chiudere con quella che è dichiarata, ormai dall’OMS, una pandemia.

Spinte dal pullulare di iniziative innescate al centro nella Casa Madre, quali: Angelus… Via Crucis in diretta sul sito a cui collegarsi, e dalle varie notizie provenienti dalle altre comunità delle nostre sorelle, a  Zafferana, indiciamo con alcune signore che da anni partecipano al Punto luce, una catena di Rosario per pregare per i defunti di questo morbo che non permette né esequie e per alcuni popoli, se non la restituzione delle ceneri dei propri cari; altresì lanciamo l’idea con i bambini e i ragazzi del catechismo di un’Ave Maria per ogni continente da recitare, insieme a distanza, alle 19.00 con un’intenzione precisa e diversa ogni sera.

Queste occasioni sono accompagnateda telefonate e da email con cui rincuorare alunni/e, le famiglie, in alcuni casi, preoccupate seriamente per la salute dei propri affetti.

Ci siamo fatte poi promotrici, sia a Zafferana, che a Catania, a Randazzo e a Tremestieri, presso, familiari, giovani, amici, colleghe delle scuole e catechiste, di divulgare il collegamento giornaliero dell’Angelus e relativo Consenserint, recitato in diretta da casa madre, come la Via Crucis del venerdì e di seguire giornalmente i tweets della madre con registrazione a Whatsapp.

Il 25/03/2020 è l’Annunciazione del Signore, realizziamo una video-riunione con tutte le comunità. Le porgiamo gli auguri di buon onomastico nei modi più svariati, dal canto, alle lettere, ai dolci mangiati ognuno dove si trova ma insieme virtualmente ed ascoltiamo per telefono suor Marianna e suor Anna Maria (dal Buccheri La Ferla), che, come dice suor Nunziella, sono, con gli altri membri della famiglia più allargata impegnati nel campo medico, i nostri soldati in prima linea in questa guerra per sconfiggere un virus tremendo che miete tante vittime e fa guardare allo specchio tutte le nazioni, palesandone pregi e difetti.

Il ritmo della giornata della comunità subisce della modifiche, ma la mattina si continua a lavorare con una scuola on line, che applica una didattica a distanza: suor Carmela in una piattaforma e suor Ivana in un’altra. Non si riposa di certo suor Catena che è impegnata nei piccoli servizi comunitari ordinari e dietro la macchina da cucire. Tutto è fatto per Amore, nell’Amore e con l’Amore.

Ascoltare le notizie, capire come si deve fare la spesa e di conseguenza ritoccare il menu, cercare il modo di raggiungere anche le nostre famiglie sono gli altri momenti del vivere quotidiano che sembra volar via pieno di tante attese e ritmato da piccole indicazioni della volontà di Dio percepite anche durante incontri comunitari spontanei.

La recita quotidiana insieme del Rosario rappresenta la corona dolce che ci rannoda al Cielo, la sola speciale medicina che può arrestare l’avanzare del Coronavirus, grazie alla forza di Maria, mamma nostra.

Con animo missionario, chiuse in un monastero di clausura quale si è trasformata la nostra casa, seguiamo il Papa in Pellegrinaggio e in quello che dice con le sue omelie durante la santa Messa, con i suoi appelli diversificati nella preghiera incessante per la pace, per i carcerati, per i senza-tetto, per quelli che hanno fame, fino all’ eccezionale Benedizione URBI ET ORBI, in una piazza San Pietro vuota, ma viva, resa tale dal silenzio rumoroso di tutti i popoli in ascolto!

La Tv sembra diventare un santuario per il mondo quando Papa Francesco eleva l’ostensorio con Gesù e ci benedice, i cuori sospendono il loro battito, le lacrime rigano i visi: tutti ci sentiamo capiti da un padre terrestre, che fa i gesti concreti di un Dio-Padre umano.

Nella tempesta in cui versa il mondo di oggi Gesù è con noi!

La fiducia fa vela verso la rotta giusta.

Nel mio e nel nostro cuore così sono risuonati i giorni di questo mese… nella speranza che questo scritto, condiviso in comunione tra noi, diventi la narrazione di un ricordo passato al più presto.

Unite a distanza, come si dice oggi, in Gesù e Maria

sr. Ivana

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