Il 28 ottobre ha avuto inizio la nuova stagione del programma televisivo “Caro Gesù” su TV2000, un format pensato per i più piccoli che ogni sabato, alle 10.15, potranno fare domande a Stefano Iovino, ascoltare delle bellissime storie narrate da Mario Incudine, dare sfogo alla creatività con don Dino Mazzoli e scoprire il significato del Vangelo della domenica con sr. Emma.

 

Anche la comunità di Casa Madre ha voluto unirsi esplicitamente alle intenzioni di pace del Papa, nella giornata di venerdì 27 ottobre. La comunità, nel pomeriggio, si è ritrovata insieme per recitare comunitariamente il Rosario, a seguire la Santa Messa offerta per la pace alla quale hanno voluto unirsi anche alcuni amici che hanno potuto partecipare.

La giornata di digiuno e preghiera ha trovato larga accoglienza non solo tra i cristiani, persone di altre fedi e donne e uomini di buona volontà hanno voluto accogliere l’invito di Papa Francesco. Un bel segno che ci incoraggia a guardarci attorno, a guardare negli occhi i fratelli e le sorelle delle nostre città, dei nostri Paesi per chiederci: “Chi, veramente, desidera la guerra?”. Sentiremo, forse, il grido di pace che assedia il mondo. Come ci ricorda il Santo Padre, come ci insegna la nostra umanità: “La guerra è sempre una sconfitta, sempre, sempre!”

 

Ci sono incontri che intrecciano strade, attraverso i quali si tessono ricami di luce, di amicizia, di fraternità, seguendo direzioni talvolta improbabili Dio stesso si fa strada nelle nostre vite e ci raggiunge nella quotidianità. Così dalla collaborazione, dall’amicizia, dallo scambio cordiale con alcuni dei membri responsabili della diocesi bavarese, in cui la nostra comunità e inserita e con la quale da quasi dieci anni il nostro Istituto collabora a Roma, sono nati dei rapporti belli e fraterni. È stato molto bello accogliere, venerdì 20 ottobre, un gruppo di circa trenta amici tedeschi in vacanza in Sicilia con la famiglia Huber che ci conosce ormai da tempo. Il desiderio di condividere le amicizie, i rapporti familiari è una delle espressioni della comunione di cui talvolta Dio ci fa dono, non c’è cosa più bella che vedere coloro che ci vogliono bene e a cui vogliamo, che si vogliano bene a loro volta. In realtà, per la Chiesa è così fin da principio, è stato così per i primi amici di Gesù, è così che continuiamo a scoprirci fratelli e sorelle, nessuno resta così di Paolo o di Apollo, la Chiesa gode dell’unità nella specificità delle Chiese, l’umanità ritrova una radicale unità nella complessità del mondo. Possano le nostre Chiese, le nostre città, le nostre case essere sempre luoghi di amicizia, di fraternità, di unità, di pace.

Dal 17 al 20 ottobre Casa Madre ha accolto p. Eugene OMI, giunto da Ottawa per trascorrere qualche giorno insieme alle suore del Bell’Amore. Sr. Antonella e sr. Daniela avevano incontrato p. Eugene in Canada, nel viaggio del 2019, quando hanno avuto l’opportunità di conoscere da vicino i luoghi e il contesto in cui l’istituto delle Suore del Bell’Amore ha iniziato a prendere forma nel cuore di sr. Nunziella e nel discernimento che si avviava con la Santa Sede. Ottawa, Montreal, Québec: luoghi tanto cari al cuore di ogni suora del Bell’Amore, sebbene poco o affatto conosciuti.

La comunità degli Oblati di Maria Immacolata, nel 2019, a Ottawa ha accolto sr. Antonella Luce e sr. Daniela con lo stesso affetto e la stessa premura con cui aveva accolto sr. Nunziella durante i suoi studi alla St. Paul University circa venticinque anni prima, sebbene molti dei padri allora presenti abbiano ormai concluso il loro pellegrinaggio terreno per godere della piena comunione col Padre come nel caso di p. Jetté  o di p. Gervais. A p. Eugene è stata affidata l’accoglienza delle “insolite” pellegrine, sono stati giorni molto intensi quelli vissuti ad Ottawa, ne è nato uno scambio semplice e profondo. P. Eugene ha trascorso gran parte della sua missione nel nord del Canada, tra gli indigeni, dei quali racconta le storie con commozione. Carismi diversi, storie più antiche e altre più recenti che oggi si incontrano condividendo lo stesso amore a Cristo, alla sua Chiesa, al suo Popolo, un amore di madre che non si stanca di cercare strade nuove per raggiungere ciascuno... e i primi ad essere raggiunti sono gli stessi apostoli che sperimentano la gratuità dell’amore.

Gli anni di pandemia non hanno impedito di mantenere i rapporti tra le comunità e soprattutto non è mancata la preghiera reciproca, vero sostegno che non teme distanze. Finalmente, p. Eugene ha potuto ricambiare la visita, avrebbe voluto farlo prima, solo adesso però, nonostante i suoi ottant’anni appena compiuti, è stato possibile. Giorni belli quelli a Palermo, di condivisione semplice, qualche piccola visita alla città, alla comunità oblata e ai luoghi di Sant’Eugenio de Mazenod e un arrivederci da qualche parte, in Cielo o in terra, perché tanto nel cuore di Gesù si continua a vivere insieme.

 

Tanta gioia a Casa Madre per i laici e i sacerdoti che hanno potuto ritrovarsi a Palermo a Casa Madre con le suore e sr. Nunziella che li ha accompagnati nell’approfondimento dello spirito del Bell’Amore incarnato nelle diverse vocazioni a cui ognuno è chiamato. Diverse missioni, diversi ministeri, diverse situazioni, ma uno l’Amore che tiene unita la famiglia, che anima la quotidianità e indirizza il cammino della vita. Particolarmente bello è stato ritrovarsi, dopo un tempo di condivisione e preghiera che hanno accompagnato momenti forti della vita di qualcuno dei membri. Stare insieme alla presenza di Gesù è festa, Maria resta guida sicura del cammino.

Oltre ai membri dell’Associazione, hanno potuto prendere parte all’incontro alcuni membri in formazione, non sono mancati poi alcuni giovanissimi che, nonostante gli impegni scolastici in corso, non hanno voluto perdere l’appuntamento.

Anche per i membri dell’Associazione questi sono i primi decenni di vita, tanta è la gioia di incontrare sr. Nunziella, di confrontarsi con lei, di cercare insieme le strade che Dio chiede di percorrere, è tempo di grazia, è tempo di discernimento, è tempo di servizio, è tempo di camminare insieme nella Chiesa, con l’umanità e per l’umanità.

Tante esperienze condivise, alla fine si riparte perché in ogni dove la comunione possa essere casa accogliente per tutti.

 

In questo mese di ottobre, dopo l’esperienza di discernimento al Centro giovanile, Mariachiara ha chiesto di iniziare la sua formazione al prenoviziato col desiderio di incamminarsi verso la vita religiosa.

Diverse ragazze, anche in questi ultimi anni, hanno chiesto di poter condividere l’esperienza del Centro giovanile per mettersi sinceramente alla ricerca della propria vocazione specifica, scegliendo anzitutto un cammino di vita cristiana donando un periodo della propria vita in modo speciale al rapporto con Dio e al discernimento. L’esperienza del centro giovanile dura ordinariamente alcuni mesi, un anno o poco più, un tempo scandito dall’approfondimento dei contenuti della fede, dal servizio nell’apostolato presso altri giovani, dalla condivisione dell’esperienza con altre ragazze che desiderano vivere radicalmente il Vangelo, dal confronto con un’accompagnatrice, dalla condivisione di alcuni momenti comunitari con le suore. Alla fine arriva il momento di spiccare il volo, quando ogni ragazza giunge alla consapevolezza del passo da fare verso la una scelta di vita, sia essa laicale, matrimoniale o religiosa, in ogni caso pronta a donarsi così come sente nel cuore.

A Mariachiara, buon cammino!

Dal 14 al 17 settembre un piccolo gruppo di giovani ha provato a vivere concretamente il Vangelo in una piccola esperienza di condivisione. Sono stati tre giorni intensi, arricchite anche da qualche “avventura”, la visita a luoghi interessanti, piccoli disagi, condivisione dei pasti, un bel po’ di chilometri di cammino, la preghiera che ha dato il “la” alle giornate, le Celebrazioni eucaristiche (rigorosamente in tedesco) centro dell’Unico Amore che dà senso al mondo, la festa con sr. Zaira e tanti tanti incontri con fratelli e sorelle nelle situazioni più disparate, ma davanti ai quali abbiamo potuto scorgere con certezza il volto di Cristo. Tante sorprese, Gesù ci ha dato appuntamento nei luoghi e nei momenti più impensati. Dalla Sicilia, dalla Campania, dall’Abruzzo, dalla Germania, ognuno sembrava fosse atteso lì per quell’appuntamento col Vangelo che vuole esplodere e germogliare nella nostra vita, un’esperienza che è un piccolo seme, promemoria del fatto che Gesù abita e informa la nostra quotidianità. Felici di un’esperienza così breve e così intensa, domenica 17 settembre ognuno ha fatto ritorno alle proprie case, chi in aereo, chi il treno, chi in bus... con il cuore pieno di gioia.

Lo scorso 16 settembre, la comunità di Monaco di Baviera ha vissuto un momento molto significativo, in occasione della Messa di ringraziamento per i 25 anni di vita religiosa di sr. Zaira Dovico. Il grande coinvolgimento della Missione cattolica italiana e di alcuni amici tedeschi della nostra comunità d’oltralpe ha reso questa festa un’autentica celebrazione di comunione ecclesiale. La celebrazione eucaristica è stata presieduta da p. Gabriele Parolin, scalabriniano e direttore della MCI, a concelebrare gli scalabriniani p. Luan Do Cong e p. Vincenzo Arnotti insieme a Mons. Dr. Alexander Hoffmann, Responsabile delle comunità di altra madre lingua, al canonico del Capitolo del Duomo Hans-Georg Platschek, Responsabile per la vita religiosa e a Mons. Wolfgang Huber, Presidente della Missio.

Il coro, costituito da componenti di tutte le realtà ecclesiali presenti nella Missione, ha preparato i canti, altri hanno contribuito alla preparazione della liturgia, qualcuno ha fatto le foto, c’è stato poi chi ha fatto un gran lavoro per allestire la sala per la festa e chi si è prodigato per offrire del buonissimo cibo da condividere, non sono mancati neppure i confetti!

Familiari e amici hanno raggiunto Monaco di Baviera anche dall’Italia, sr. Antonella è giunta per l’occasione da Casa Madre insieme alle prenovizie, al Centro giovanile e alle Juniores accompagnate dalla loro Maestra.

Una vera festa al Dio fedele che ha chiamato sr. Zaira e continua a chiamare in mezzo alle nostre città, guardando con amore donne e uomini del nostro tempo come è avvenuto per qualcuno tra le strade della Galilea di duemila anni fa.

 

Un bel viaggio in bus dalla Sicilia all’Abruzzo per trascorrere un fine settimana con i giovani della Parrocchia San Michele Arcangelo in Città Sant’Angelo. Il parroco, don Lorenzo Di Domenico con i suoi attivi collaboratori ha organizzato tutto perché i ragazzi potessero prendere parte alla giornata dei giovani con sr. Daniela e Mariachiara, giunte proprio per loro.

Una giornata dedicata ai sogni... che diventano realtà e alla Realtà che ci insegna a sognare, a sperare, a credere e che ci orienta verso la gioia che può riempire il nostro cuore.

Tra giochi, canti, riflessioni, piatti tipici e momenti di preghiera, si può dire che il tempo sia volato. Speriamo che arrivi presto il prossimo appuntamento, magari, chissà, che non sia questa volta a Palermo!

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