"Amerai il prossimo tuo come te stesso" (Mt 22,39)

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Per amare il prossimo come Dio vuole, bisogna che siamo riconciliati con tutti, anche con noi stessi. Spesso, infatti, non ci accettiamo. Quante volte non siamo contenti del nostro corpo, della nostra statura, della nostra taglia, del colore dei nostri capelli, del nostro naso, per non parlare di quanto ci fanno soffrire certi nostri difetti o limiti psicologici e spirituali, che in fondo non ci perdoniamo. Il comandamento dell'amore del prossimo è molto chiaro, ci chiede di amare gli altri come noi stessi; quel "come" è molto importante. Spesso, invece di amarci, rischiamo di giudicarci quando Dio non ci ha incaricato di farlo; il giudizio spetta soltanto a lui (cfr. Dt 1,17).

Insomma l'accettazione di sé è la base della carità. Un giusto rapporto con noi stessi è il fondamento indispensabile per accogliere anche gli altri così come sono, senza giudicarli, vedendoli con uno sguardo rinnovato.

Quando amiamo, ci è facile scorgere e valorizzare il positivo, anziché ciò che non va.  E' il famoso discorso della bottiglia riempita a metà: dire che è mezza vuota è mettere in risalto ciò che non è, dire che è mezza piena è, probabilmente, la cosa più rispondente alla verità. L'esempio ci fa capire con quale atteggiamento dobbiamo guardare il nostro prossimo, partendo sempre da lui, dalle sue esigenze e non da noi. Se sapremo, infatti, interessarci a lui e al suo mondo, sarà poi più facile che egli si apra a noi e condivida ciò che ci sta più a cuore. Ma occorre amare il prossimo per se stesso, non per noi o per i vantaggi che ce ne possono venire, senza calcoli.

Non dimentichiamo che questa libertà, questa sincera carità comincia da noi stessi. Tutti siamo fatti in un certo modo, dobbiamo amare a partire da quello che siamo: dalla nostra età, dalla nostra salute, dalla nostra intelligenza, dai doni di natura e di grazia che Dio ci ha fatto; il suo amore per noi si è manifestato creandoci e forgiandoci così come siamo.

Dio non ci vuole diversi: ci vuole così come siamo, ma accesi d'amore.

Non chiudiamoci mai in ambiti troppo angusti, dilatiamo invece i nostri orizzonti per amare ogni fratello e ogni sorella che incontriamo, qualunque sia la sua condizione sociale, il colore della pelle, la nazionalità o la cultura.

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