"Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro" (Mt 18,20)

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Quando due o più persone, che hanno deciso di prendere sul serio il Vangelo, si incontrano e si amano come Gesù vuole, si verifica qualcosa di molto bello: esse cominciano a fare la stessa esperienza dei discepoli di Emmaus, quando si sono sentiti ardere il cuore (cfr. Lc 24,35) nell'ascoltare Gesù fra loro; per avvertire così vivamente la presenza dell'Emanuele, cioè di 'Dio con noi' (cfr. Mt 1,23), è però necessario che si amino sul serio, fino al punto di essere pronte a "dare la vita per i propri amici" (Gv 15,13).

Se ci si ama senza troppa partecipazione e impegno, si possono anche fare delle cose buone insieme, ma non è detto che si giunga a provare quell'intima gioia, che Dio può riservare a coloro che fanno dell'amore reciproco il senso del loro stare insieme.

Gesù Risorto, prima di salire al cielo, ha assicurato i suoi che sarebbe rimasto con loro "tutti i giorni fino alla fine del mondo" (Mt 28,20); infatti, come ben dice Matteo, dove sono due o tre  riuniti nel suo nome, Cristo è presente fra loro  (cfr, Mt 18,20). Matteo non specifica che si tratti di due persone straordinarie, quindi possiamo essere anche noi.

Quando viviamo la vera comunione, Gesù è, allora, vivo e operante fra noi, la sua presenza, percepita più vivamente, ci dà gioia e serenità e non è mai disgiunta, naturalmente, da quella di sua Madre, che egli ha portato con sé in Paradiso con tutto il corpo 'risorto'. Maria è, infatti, stata assunta in cielo corpo-anima, a differenza dei santi, dei quali possiamo visitare le tombe.

Quando siamo veramente uniti in Cristo, non solo ci sentiamo felici, ma avvertiamo che, finalmente, Gesù e Maria diventano per noi delle persone significative, importanti, che ci aiutano a vedere più chiaramente il senso della nostra vita; la comunione con loro ci fa anche capire meglio la parola di Dio, che, in altre circostanze, ascoltiamo con distrazione, senza capirne il significato.

Insomma, chi sperimenta, almeno una volta, quanto sia bello e soave vivere uniti, insieme con (cfr. Sal 133,1)  Gesù e Maria, diventa più attento alla loro presenza e prova, poi, un grande dolore se le persone, anche cristiane, si trattano male tra loro, senza custodire questa splendida realtà.

Tutti, indistintamente, sono chiamati a vivere e sperimentare questa comunione in Cristo Signore, grande è l'importanza di dare questa testimonianza di unità al mondo assetato di Dio.