"Dio è Amore" (1Gv 4,16)

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Come ben spiega S. Giovanni, "Dio è Amore" (1Gv 4,16), ciò significa che l'Amore, quello bello, con la A maiuscola è Dio. Se volete avere una pallidissima idea di Dio, provate a pensare a delle persone, che si vogliono molto bene, ma proprio molto, che vivono l'una per l'altra; ebbene, Dio è infinitamente di più. Egli è tre Persone uguali e distinte: il Padre ama il Figlio, in un modo che noi neanche possiamo immaginare;  il Figlio, a sua volta, ama il Padre immensamente; l'Amore, che li unisce, è una Persona: lo Spirito Santo. Questo per noi è un po' difficile da capire: non siamo abituati a pensare che l'Amore è una Persona, proprio come noi siamo delle persone; naturalmente si tratta di una Persona divina.

Immaginate che, sulla terra, esistano un padre e un figlio uniti per la vita e per la morte, che si amino profondamente; oppure due amici per la pelle; oppure una famiglia ideale, proprio bella; ebbene potrebbero farci pensare a Dio, che è uno, ma in tre Persone, che è la Famiglia trinitaria, dove l'armonia e la comunione è, finalmente, perfettissima, superiore a ogni nostra aspettativa.

Quante volte, quando siamo intristiti da tante brutture, che vediamo nel mondo, il nostro cuore inquieto desidera trovare qualcosa di bello, di diverso: un luogo di pace, di gioia, di felicità, dove tutti si vogliono bene. Questa esigenza, che tutti abbiamo provato qualche volta, è il bisogno di Dio, perché noi siamo stati creati e plasmati dall'Amore, che è Dio; siamo, perciò, naturalmente portati a cercare l'Amore; per questo mai ci sentiremo in pace finché non stabiliremo un rapporto con Dio, che è la stessa Bellezza.       

Quante volte, ammirando un bellissimo panorama o un bel quadro o una persona o una cosa bella, abbiamo provato un senso di godimento, dimenticandoci quasi di noi stessi. La bellezza è così: può rapirci, attirarci e, in quei momenti, diventiamo un po' disinteressati, nel senso che, quando godiamo di una cosa bella, perché è bella, non pensiamo subito all'utilità che da essa ce ne può venire; così è quando, per un attimo, contempliamo la bellezza della comunione che unisce le Persone divine: è veramente qualcosa di bello!  

A furia di guardare il Bell'Amore, che è Dio, è chiaro che venga la voglia di partecipare anche noi a tanta bellezza, a tanta gioia e beatitudine, proprio per questo Gesù, il Figlio, si è incarnato ed è venuto sulla terra. La Trinità, Dio-Amore non ha voluto tenere per sé la sua intima gioia e ha inviato il Figlio, per renderci partecipi di essa; a noi aprirci a questo dono, per entrare in questa splendida realtà; perché questo sia non cessiamo di amare ogni momento.